Liberamente ispirato da una breve storia di Jacob Morgan a proposito dei cubicoli, l’invenzione tanto applicata alle aziende e agli spazi di lavoro, mi sono preso il tempo di scrivere alcuni pensieri.

Il cubicolo fu un’invenzione di Robert Propst del 1967, partita con l’obiettivo di risolvere tutta una serie di problemi delle persone che lavoravano negli uffici a quel tempo. Questo fu una conseguenza del progetto Action Office ma nonostante Propst sia ricordato come il padre del cubicolo, le sue intenzioni erano diverse ed erano buone, tant’è che nel 1997 disse a proposito

la cubicolazione delle persone nelle aziende moderne è una monolitica follia.

Nella mia esperienza continuo a trovare molte aziende che affidano i loro spazi a trasformazioni più o meno evolute del cubicolo rendendo i loro dipendenti poco felici, nonostante il benessere del dipendente dovrebbe essere una priorità. Mi riferisco anche a tutte le aziende che puntano molto sugli spazi “comuni” come l’ingresso e le aree ricreative per poi lasciare intatti, secondo i dettami di vecchie regole, lo spazio di lavoro. I dipendenti cercano in molti modi di migliorare i cubicoli e le loro varianti, decorando e personalizzando i loro spazi, ed alcune personalizzazioni sono degne di nota, anzi sono un contributo per l’azienda. Un caso emblematico è l’arcinoto e-commerce Zappos e i suoi uffici: na parlo in questo articolo di WOW Magazine a proposito di cultura aziendale che dà forma agli spazi.

Alcuni sostengono che i cubicoli, quando utilizzati efficacemente, minimizzano le distrazioni e mantengono uno spazio di privacy e libertà di espressione personale. Personalmente ritengo che ogni ambiente di lavoro faccia storia a sé ma lasciare al dipendente l’opportunità di progettare i propri spazi è la soluzione migliore. Progettazione significa anche co-progettazione del dipendente insieme a professionisti dell’architettura e del design degli spazi. E’ quindi possibile fare innovazione anche in questo campo: ponendo la persona al centro delle osservazioni e considerazioni, abbandonando le vecchie regole che ci tengono legati ad un concetto di spazio ufficio inattuale.

 

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