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Oggi mi va di ragionare su un cosa ovvia, così ovvia che è diventata uno stereotipo: “il tuo capo è un coglione”, che io traduco in: “il tuo capo ne sa meno di te.” Si dai è ovvio che nel corso della vita professionale ci siano persone che ne sanno più del capo, a volte anche molto di più eppure ci ostina a tenere qualcuno nella stessa posizione perchè il capo è intoccabile. E’ lì come le statue egizie.

Allora è molto meglio fare come al governo. Le posizioni si posso scambiare. Qualcuno prende il posto del capo, il capo prende il posto di qualcun’altro, porta un pò di ventata di aria fresca. Anche lo stipendio sarà dinamico così è un incentivo a diventare il capo del tuo capo.

Il nemico delle organizzazioni é l’organizzazione stessa, cosicché è un bene abolire l’organizzazione formale. I progetti, non le funzioni o i processi, costituiscono gli elementi del lavoro. I team si formano, si sciolgono e si riformano. I leader, ovvero qualsiasi persona in possesso di un’idea, si contendono le risorse e le persone.
“Noi diamo alle persone la libertá di fare ciò che vogliono” disse Lars Kolind a Fast Company non troppo tempo fá, anche perché nella sua azienda i dipendenti non avevano cariche o titoli. Secondo lui uno dei compiti principali del management era quello di “mantenere disorganizzata l’azienda”.