Quando hai stabilito che il posto in cui sei non è quello in cui vorresti essere, e che il posto in cui vorresti essere è altrove, ti senti infelice. Il lavoro per compiere dei cambiamenti dev’essere fatto senza essere troppo condizionati dal risultato, altrimenti si corre il rischio che diventi un’ossessione, e l’idea di ottenere o meno ciò che si desidera diventa logorante. Se c’è incertezza e non puoi controllare se raggiungerai o meno i risultati che ti aspetti, questo può far scattare reazioni di panico di ogni genere.
Spiritualmente parlando la felicità deriva dall’amore (anche per quello che fai), dalla completezza e dalla pace. E’ uno stato interiore che sorge naturalmente man mano che rinsaldi il legame con chi sei veramente, con i tuoi doni e il tuo scopo. Finchè continui a lottare per ottenere qualcosa, o a cercare di soddisfare qualche vecchio bisogno, la felicità continuerà a sfuggirti.
Quando insegui qualcosa che ritieni sarà la fonte della tua felicità, vivi una vita illusoria, si…come un brutto sogno. In quel caso la felicità è impossibile.
Quando riesci a lasciarti andare e a fidarti abbastanza da vivere pienamente il momento attuale, fai veramente l’esperienza di essere vivo e di “seguire la corrente”: in quel momento che possono avvenire cose magiche e miracolose.